ARCHIVIO GITE 2013: Carso triestino
14-19 luglio 2013
DOMENICA 14 luglio – TRASFERIMENTO A TRIESTE
In 6, provenienti da Torino, ci troviamo nel primo pomeriggio nella piazza centrale di Palmanova del Friuli, nota fortezza edificata dai Veneziani a difesa dei confini orientali della Repubblica. Dopo aver risolto qualche problema logistico, riprendiamo la via per Trieste, facendo sosta al grande Ossario di Redipuglia, dove riposano le spoglie di 100000 soldati. Si, proprio 100000!
Seguendo la litoranea giungiamo verso le 18 all’ostello, posto sul mare ed in prossimità del castello di Miramare.
LUNEDI 15 luglio – ANELLO DELLA VAL ROSANDRA
Fatta colazione alle 7.30, ci portiamo, seguendo la strada costiera ed attraversando la città, a Bagnoli della Rosandra. Qui, lasciata la macchina, prendiamo l’ampio sentiero che conduce all’imbocco della valle, che evidente si apre davanti a noi. Fatta poca strada, sulla destra, troviamo la deviazione che conduce al Cippo Comici. Una discreta rampa ci porta alla quota di 370 m, poco sopra il cippo commemorativo posto a 330 m, raggiungibile dopo aver percorso un costone orientato verso nord. Da qui la vista spazia su una larga porzione della valle, orientata grosso modo da ovest verso est.
Per riprendere il sentiero, che a mezza costa percorre la valle, transitiamo per il santuario di S.Maria in Siaris. Alla trattoria di Bottazzo ci fermiamo per una birra. Qui corre il confine con la vicina Slovenia, posta appena al di là del torrente Rosandra.
Alle spalle della trattoria si inerpica il sentiero che rimonta la scarpata boscosa sull’altro versante della valle, culminando ai 442 m del monte Stena, e dopo aver incrociato, poco sotto, la vecchia sede ferroviaria ora percorribile in bicicletta. Siamo così giunti sull’esteso altopiano carsico, che ad una quota di 3-400 m sovrasta tutto il litorale e la conca triestina.
Nel primo pomeriggio siamo alla foiba di Basovizza, poco prima dell’omonimo centro posto più a nord. Per rientrare a Bagnoli, ci portiamo a ritroso sino al margine dell’altopiano, sostando alla vedetta di S.Lorenzo, bel pulpito panoramico sulla sottostante val Rosandra.
MARTEDI 16 luglio – MONRUPINO E GROTTA GIGANTE
Lasciata l’auto al parcheggio dell’ostello, utilizzando l’autobus, saliamo all’esteso centro abitato di Opicina, dove diamo inizio alla nostra escurisone. Con direzione NE, in parte su strada ed in parte su sentiero, raggiungiamo il noto santuario di Monrupino, da cui lo sguardo può spingersi in profondità ed a giro d’orizzonte sull’intero altopiano.
Consumata la colazione su questo poggio dal fascino inconsueto, scendiamo al vicino paese di Col, dove inizia il sentiero che ci porterà sul ciglione carsico, proprio sopra il parco del castello di Miramare. Muniti di carta, altimetro e bussola, ci esercitiamo nel non facile ma divertente compito di riconoscere su questo difficile terreno l’itinerario tracciato sulla carta. Giunti a Borgo Gigante, scendiamo a visitare l’omonima notissima Grotta, dopodichè riprendiamo il nostro percorso transitando di fianco all’iteressante architettura del santuario di monte Grisa: eretto sul limite della scarpata carsica, provenendo da est, questa piramide che fuoriesce dal mare verde dei pini, appare all’osservatore una costruzione più simile ad una base marziana che ad un edificio religioso tradizionalmente inteso.
Un tratto di sentiero, correndo proprio sul ciglio carsico, ci consente di dominare dall’alto quasi tutta la città di Trieste, nonchè l’antistane golfo. Transitati per l’abitato di Contovello, iniziamo a scendere su una bella storica mulattiera a gradini, al termine della quale sbuchiamo alla stazione ferroviaria di Miramare, proprio a ridosso del parco dell’omonimo castello, attraversato il quale ci troviamo al nostro ostello.
MERCOLEDI 17 luglio – MONTE ERMADA E SENTIERO RILKE
Verso le 9,30 siamo alla foce del Timavo, in prossimità della cittadina litoranea di Sistiana. Il fiume, in realtà, presenta numerose risorgive, e tutte di grande suggestione naturalistica. Seguendo la costa passo passo, sbuchiamo al porto turistico di Marina di Timavo, piuttosto frequentato viste le numerose imbarcazioni ormeggiate nel porto canale. Poco oltre inizia il bel sentiero costiero che porta il nome del noto poeta tedesco Erik Maria Rilke, che a lungo ha soggiornato in questi luoghi. In presenza di un tratto di costa alta, è necessario portarsi una cinquantina di metri più in su. Giunti al termine del sentiero, e ridiscesi al mare, al di là di una corta affollata spiaggia, ci troviamo davanti al castello di Duino, posto in posizione dominante su di un promontorio roccioso.
Visitato in lungo ed in largo lo storico castello, con il relativo bunker sotterraneo, rientriamo con il bus a Sistiana per chiudere l’anello. Percorrendo la litoranea rientriamo a Miramare, dove visitiamo il celebre castello. Ci soffermiamo sulle vicende di questa romantica realizzazione, tanto legata ad un interessante periodo della nostra storia recente: qui soggiornò la sfortunata coppia reale di Massimiliano d’Asburgo e Carlotta e successivamente il duca d’Aosta, di cui visitiamo l’appartamento arredato con mobilio dell’epoca.
GIOVEDI 18 luglio – SENTIERO DELLA PACE. TRATTO KOBARID – TOLMIN
Via Gorizia risaliamo la stretta valle dell’Isonzo sino a Caporetto (Kobarid). Dopo una breve sosta al ben organizzato ufficio turistico, attraversato il centro abitato, scendiamo al ponte sull’Isonzo. Al di là del fiume seguiamo sulla destra la strada fino nei pressi di Ladra, poi l’abbandoniamo per prendere la mulattiera che sale a sinistra verso Dresnitza. Alle 12 siamo ad un colle sui 600 m di quota ed in mezzo ad un fitto bosco. La mancanza di indicazioni e l’approssimazione della carta di cui disponiamo, non ci consentono di raggiungere la meta, per cui giunti ad un bivio decidiamo di scendere sul versante opposto al colle, su una ex strada militare, ed in vista del campanile di Caporetto.
Rientrati al ponte, scendiamo a rinfrescarci sul greto dell’Isonzo, dove sostiamo a lungo, accompagnati dalla presenza di pescatori e di numerosi canoisti che percorrono il fiume, particolarmente adatto a questa attività sportiva. Alla cittadina visitiamo l’ossario, posto in alto e facilmente raggiungibile anche a piedi a partire dal centro del paese. Qui giacciono i resti di 7014 soldati italiani. Una via Crucis accompagna il visitatore al culmine del monumento commemorativo.
Ripercorsa al ritorno la strada dell’andata, non possiamo non notare la differenza tra il panorama urbano di Nova Goritza, sul lato sloveno, e quello di Gorizia sul versante italiano. Ripercorsa ancora la bella strada litoranea siamo all’ostello, dove trascorriamo l’ultima notte della nostra piacevole vacanza.
Un grazie a tutti i partecipanti per la collaborazione prestata.
Renzo Panciera
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