Bivacco Franco Nebbia 2740 m

 

 

 

Location: Valle di Cogne – Vallone di Arpisson – Lago Garin

Anno di costruzione: 1958 (2005)

Posti Letto: 4+1

Acqua: all’esterno a 100 m (non sempre presente: si consiglia di rifornirsi alla sorgente poco prima dell’alpeggio Arpisson o al rifugio Arbole):

Attrezzatura da cucina: assente. Non lasciare cibo o bombolette di gas

Periodo di apertura: sempre aperto

Per il pagamento del pernottamento (5€)

  • bollettino CC Postale n.11596103 intestato a G.E.A.T. sottosezione CAI Torino Via Barbaroux. n.1 – 10122 Torino
  • bonifico (IBAN IT56 R076 0101 0000 0001 1596 103 – BIC/SWIFT BPPIITRRXXX), sempre intestato a intestato a G.E.A.T. sottosezione CAI Torino.

Dislivello in salita: 953 m

Difficoltà: E

Ascensioni principali: P. Garin 3448 m, M. Emilius 3559 m, M. Valaisan 3296 m

Traversate: a Pila per il Colle Garin, rifugio Arbole

Scialpinismo: P. Valletta 3090 m – Giro del M. Emilius Cartografia: IGM 1:25000 n.41 NE Cogne; IGC 1:50000 n. 3 Parco Nazionale del Gran Paradiso Bibliografia: CAI/TCI Emilius, Rosa dei Banchi, Parco del M. Avic di G. Berutto e L. Fornelli ed. 2005 (collana Guida dei Monti d’Italia); Rifugi e Bivacchi del CAI, Franco Bo ed. 2002; AB/Stampa-TO “Dal Moncenisio al M. Rosa” di M. Grilli ed 1988; CAI/TCI, Gran paradiso di E. Andreis – R. Chabod – M.C. Santi ed. 1980

Note:

Si trova poco sotto il Lago Garin, oltre la biforcazione per il colle omonimo sul versante di Cogne. Inaugurato il 18 luglio 2005 ricorda un alpinista torinese caduto nel 1957 sull’Obergabellhorn (Svizzera). Piccolo bivacco a botte, 4 posti + 1 con materassi e coperte. Dal 1958 era collocato presso il Lago di Luseney in Valle di St. Barthélemy, ma negli ultimi anni con la costruzione del rifugio incustodito Reboulaz nelle adiacenze, il bivacco aveva perso la sua funzione. Dopo varie esplorazioni in Vale d’Aosta alla ricerca di una nuova collocazione, fu scelta quella attuale con l’approvazione delle Guide e del Comune di Cogne. Serve per le ascensioni al versante occidentale della Punta Garin, al M. Valaisan, all’Emilius, al Col Garin e varie traversate escursionistiche oltre che al rifugio Arbòle e al Rifugio Menabrèaz.

Salita:

da Gimillan, 1787 m seguire il sentiero 3a del Col Tsasèche (o Tsasètze) sino all’alpeggio di Arpisson 2294 m (1h 40’). Poco oltre l’alpeggio, ad un pianoro erboso lasciare la 3a che piega a sinistra e proseguire direttamente lungo l’ondulato Pian di Bessey (it.2) su sentiero non sempre evidente. Una lunga e ripida rampa verso sinistra porta infine ad un piccolo ripiano dal quale parte verso destra la traccia verso il Lago Garin: a breve distanza si nota sulla destra il Bivacco. Il bivacco serve per l’ascensione alla Punta Garin per la via normale lungo il versante NO e poi N, per la cresta OSO della stessa, per la via normale dell’Emilius per chi proviene da Cogne. Tra i percorsi escursionistici più interessanti segnaliamo il “Giro della Garin” che consiste nell’attraversare il vicino Col Garin, quindi il Colle d’Arbòle, il Colle di Laures e attraverso i Laghi Lussert scendere nel Vallone Grauson ritornando poi a Gimillan. E’ possibile anche attraversare il Col Garin scendere al Rifugio d’Arbòle, da cui eventualmente al Col Chamolè ed a Pila (dai pressi dell’Alpeggio Plan de l’Eyve 2225 m, risalendo al Colle Tsasèche, si ritorna a Gimillan). E’ anche possibile dal Colle d’Arbòle scendere al Rifugio Menabrèaz.

Discesa:

seguendo l’itinerario di salita (2 h circa)

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