ARCHIVIO GITE 2015: Uja di Mondrone (2964 m)

20 settembre 2015 Giornata dal meteo spaziale (non c’era una nuvola manco a pagarla!) quella in cui si è svolta la gita sociale al cosiddetto “Cervino delle Valli di Lanzo” (appellativo conferitole per la sua forma ardita quando la si vede risalendo la Val d’Ala). Al ritrovo davanti al Maffei, fissato per le 6.30, siamo in 17; decisamente un buon numero per una grande classica dell’alpinismo torinese ma pur sempre una salita di soddisfazione. Una volta arrivati alla località Molera, base di partenza della salita, fatichiamo non poco a “incastrare” le auto nel poco parcheggio disponibile. Una volta iniziata la salita riusciamo a mantenerci piuttosto compatti, facendo alcune soste per mangiare qualcosa e goderci il colpo d’occhio privilegiato sulle cime circostanti con una visibilità non proprio comune da queste parti….spesso oggetto di nebbie e temporali. Per la salita abbiamo scelto di seguire alcune tracce di sentiero segnalate da ometti e da tacche rosse fino all’attacco della parte rocciosa; così facendo siamo riusciti a portarci in quota piuttosto velocemente, raggiungendo di buon mattino la parte alpinistica dove indossiamo il casco vista la roccia non proprio delle migliori. La salita, pur non presentando difficoltà elevate, si rivela piuttosto varia e con alcuni passaggi atletici che ci impegnano fino alla cuspide finale dove le pendenze si abbattono fino alla panoramicissima vetta. Sostiamo per più di un’ora sulla vetta a goderci la giornata meravigliosa e il panorama invidiabile non solo sulle cime limitrofe ma anche sul resto delle alpi nordoccidentali della cresta di confine. Non c’è vento e si sta bene percui chiacchieriamo e scherziamo tranquillamente godendoci l’ambiente che ci circonda e scattando una marea di fotografie. Quando decidiamo di scendere, nel primo pomeriggio, il cielo è ancora limpido. La discesa, salvo alcuni punti un po’ difficoltosi che hanno reso necessaria la calata con la corda di alcuni partecipanti, non ha presentato difficoltà seppure fosse piuttosto lunga. Per il ritorno, diversamente da quanto fatto all’andata, abbiamo scelto di seguire un percorso più largo su un sentiero migliore, comunque ripido, fino alle macchine. Ritrovo poi ad Ala di Stura per una bella birra in compagnia così da chiudere nel modo migliore un’altra bella gita sociale della GEAT. Quest’anno col meteo siamo stati fortunatissimi, tre gite su tre con cielo senza una nuvola. Alla prossima!

Davide Forni

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