ARCHIVIO GITE 2016: Giro del Queyrellin 2935 m
Valle della Clarèe
Ci troviamo in 19 a Fontcouvert 1857 m nella Valle della Clarèe, la valle di Nevache. In maggioranza donne, 10 a 9. In maggioranza sono anche coloro che tra non molto inforcheranno gli attrezzi per entusiarmarsi e godere delle bellezze delle montagne nella loro veste invernale,anche se un nostro amico qualche volta ci assimilerà alle zanzare del Mekon. Il posteggio per le auto è semi-vuoto a indicarci che la grande stagione escursionistica sta per finire. Nei mesi estivi in questa bellissima valle si incontrano escursionisti provenienti anche da molto lontano, da Parigi, dal nord della Francia, dai Paesi Bassi. Proprio difronte al posteggio sul lato destro della valle inizia il sentiero per il nostro ”Giro’. Raggiungiamo il ref. Chardonnet ormai chiuso. Sulla nostra sinistra si elevano imponenti la Crete du Diable e la crete du Raisin, divise dalla valletta detta La Grande Manche, paragonate da Matteo alle Dolomiti. Continuiamo verso nord-ovest per un bel sentiero, sulla destra le propaggini della grande costa rocciosa della crete du Queyrellin 2935 m. Le previsioni del tempo davano per oggi un miglioramento; infatti non piove ma un vento sempre più freddo e gagliardo convince Tiziana e Antonio, in una breve sosta che Renzo definisce ”sosta del biscotto’ ‘a indossare i pantaloni (lunghi). Alcuni metri prima del colle Chardonnet 2639 m ci spostiamo sulla destra per vedere il Lac de la Mine, molto ridotto rispetto a qualche anno fa. Qui non sarebbe male fermarsi per lo spuntino di mezza giornata, ma il freddo vento ce lo sconsiglia. Scavalcato il colle, ci affacciamo sulla valle della Guisanne, la valle che da Briancon porta al colle di Lautaret. Le grandi cime degli Ecrains sono lì, schierate difronte a noi, in buona parte coperte da una poderosa tormenta e già imbiancate sopra i 3000 m. Sotto di noi si apre profonda la valle che da Pont de l’Alpe porta al colle della Ponsonniere. Sulla destra imponente il Gran Galibier. Il sentiero ora è appena tracciato ma sempre ben visibile, su ripide pendenze pietrose. Superiamo l’ingresso dell’antica miniera (la Mine).Sopra di noi la rocciosa cresta che culmina nella Tete de la Cassille 3069 m. Di fronte il Pic de la Mouliniere 3073 m. Dopo questo lungo traverso arriviamo in una insenatura tra queste due montagne. Al riparo dal vento finalmente ci fermiamo per il desiderato spuntino. Improvvisamente poco lontano, ci appare un bellissimo stambecco e nel poco tempo in cui si arresta il fotografo Matteo riesce a ottenere una bella foto. Ci rimangono ancora da superare i 150 m di dislivello su ripido sentiero che portano al Col des Beraudes m 2750 per poi ritornare sul versante di partenza. Gli ultimi metri sono in una gola rocciosa che tutti superano facilmente. Il vento qui si fa sentire con raffiche piuttosto violente ma nessuno si scompone. Iniziamo la discesa su un breve tratto roccioso con l’aiuto di una corda fissa, poi per un bel sentierino raggiungiamo il Lac des Beraudes m 2504 Difronte a noi il versante sinistro della valle dove due anni fa avevamo fatto il ”Giro”dei laghi di Fontcouvert in un clima quasi estivo. In lontananza spuntano le alture della Valle Stretta, ben visibili il Pic del Thabor e il Thabor. Breve sosta (il vento finalmente è cessato), foto di gruppo e per un sentiero ben curato arriviamo in fondo valle a Laval 2012 m. Per il sentiero di fondo valle, passiamo per gli chalet di Roche Noire e continuiamo in un ambiente distensivo tra pini e larici sul fianco destro del torrente Clarèe fino alle nostre auto. Tra i ringraziamenti ai capi gita è stato bello notare in tutti la soddisfazione di aver fatto questo ”Giro”, forse un po’ faticoso ma vario e interessante.
Testo e foto Lino Rosso
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