ARCHIVIO GITE 2016: Pania della Croce
21-22 maggio 2016
Dopo una lunga gestazione il parto è avvenuto con successo! Scherzi a parte la gita alle Alpi Apuane ha concretizzato la collaborazione fra il CAI Savona e la GEAT del CAI Torino e ha visto la partecipazione di 18 gitanti.
Sabato 21 maggio. Appuntamento alle 13 a Levigliani per la visita alle grotte dell’antro del Corchia. Si aggiungono alla gruppo gli amici del CAI di Lucca e due nuovi amici del CAI Varese. La visita alle grotte del CORCHIA si rivela molto interessante e spettacolare. Il percorso, della durata di circa 2 ore, si snoda fra spettacolari stalagmiti e stalattiti, su comode passerelle e tanti gradini (in tutto saranno 1.700). Ci dirigiamo al parcheggio di passo Croce a 1154 m, sotto le spettacolari pareti del monte Corchia, dove vi sono parecchie vie di roccia. Incrociamo gruppi di scalatori. Il nostro sentiero per l’ alpeggio del Puntato è il n. 11 ma, impegnati in gradevoli chiacchierate, non vediamo il bivio e questo ci fa perdere del tempo per ritrovarlo. Tra ripiani e fitti boschi di faggio giungiamo al nostro rifugio, “la Quiete” 987 m a sera, giusto per la cena. Il rifugio è formato da due baite restaurate con capienza di 10 e 18 posti letto. La sistemazione è decorosa, attorniati da prati e boschi. Dai racconti di Mauro, il gestore, l’immaginazione si arricchisce delle vicissitudini e della storia agreste del luogo, nei tempi passati. Mauro è impegnato a mantenere vivo questo interessante luogo, attorniato da alcune frazioni, purtroppo ormai abbandonate. Festeggiamenti all’Alpeggio “La quiete” per il compleanno dell’amico Gianfranco.
Domenica 22 maggio. Concordiamo di salire alla Pania della Croce in due gruppi. Uno effettuerà il percorso normale e l’altro quello più impegnativo e lungo per la Borra di Canala. Sino al colle Favilla lungo il sentiero 129 il percorso è uguale. Colle Favilla è una frazione con gli edifici ancora in buono stato, come la chiesa e la scuola. Il pensiero corre a stimare la volontà e la pazienza dei pastori, l’accortezza nell’arredare i lati del sentiero con piante di faggio ben allineate, ora diventati colonne possenti il cui diametro fa si che alcuni si tocchino… Più avanti, sotto il Pizzo delle Saette si stacca il sentiero 127 per la Borra di Canala. La giornata è splendida; stiamo trascorrendo le due belle giornate di sole, una finestra tra due perturbazioni (infatti domani è prevista pioggia). I panorami si snodano ravvicinati sia verso le cime prospettanti al mare che tra le pareti calcaree della Borra di Canala. Un branco di camosci corre sulle pietraie sotto le pareti. I due gruppi si ritrovano quasi contemporaneamente al Colle della Pania della Croce. Raggruppamento festoso e pranzo in cima. Contemplazione del panorama. Purtroppo io, Gianfranco, nell’intento di fare una fotografia, ho commesso una disattenzione e sono ruzzolato violentemente sul pendio della cima. Sono contento di poterla raccontare! Siamo discesi al rifugio del Freo sulla via normale e tramite il sentiero 120 tornati alle auto, ultimando l’escursione ad anello. Gita di grande soddisfazione per tutti i partecipanti, con affettuosi ringraziamenti di Mariassunta e Virgilio del CAI Varese, conosciuti in occasione dell’incontro al Museo della Montagna per la preparazione della Mostra Baltì, di cui parleremo in un articolo del bollettino. Un ringraziamento caloroso si deve all’amico “accompagnatore ufficiale” Fabrizio, conoscitore della zona che ci ha guidato simpaticamente e scanzonatamente e anche al suo amico Riccardo.
Eugenia Taberna e Gianfranco Rapetta
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