ARCHIVIO GITE 2018: Rocca Bianca 2380 m

18 febbraio 2018

Mattinieri e puntuali come sempre, alle 7:00 partiamo alla volta della Val Germanasca, che nonostante la povertà di neve a bassa quota, incanta sempre con le sue insenature tortuose, i torrenti, i boschi. Causa strada ghiacciata, siamo costretti a lasciare le macchine già a Ghigo di Prali. Ma gli spiriti sono alti, e partiamo di buon passo verso Indiritti, per imboccare poi la traccia per Rocca Bianca. Dopo un primo tratto di bosco rado, giungiamo alle casermette di Sapatlè. Dopo una pausa tecnica (non si fanno mai abbastanza foto), riprendiamo l’ascesa di quello che ormai è il Colle della Balma (2310 m), anticima del nostro obiettivo. La pendenza aumenta, la fame comincia a farsi sentire, e il passo si fa più cauto sui traversi innevati. La neve compatta della traccia precedente ci assiste. Procediamo con costanza su per il colle, con il sole timido ma presente a colorire i visi. Su di noi, nemmeno una nuvola. Dalla sommità del colle, spazzata dal vento e poco innevata, si vede ormai vicinissima la croce (2379 m). Ed è un attimo, e siamo arrivati, un po’ stanchi ma molto soddisfatti. L’aria è fresca, ma il tempo ci lascia fare pranzo in tranquillità. Poi, purtroppo, il cielo comincia a coprirsi velocemente, così dopo esserci riempiti gli occhi delle splendide vedute, ci incamminiamo per la discesa, che passa piacevolmente grazie alle chiacchiere, ma anche grazie ai popolarissimi zuccherini alcolici di Ileana. Arriviamo alle macchine per metà pomeriggio, ma prima di metterci in macchina, una fetta di torta (qui qualcuno ci vizia…) e due risate al bar, chi davanti a una birretta, chi preferisce una cioccolata. I fiocchi di neve che ci salutano alla partenza per il rientro coronano questa piacevole domenica tra le montagne.

Sara Cella
Foto di Antonio Carretta

 

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