11 gennaio 2020

Bella gita in ottima compagnia.

Meteo spettacolare, con caldo anomalo vista la stagione. Innevamento ottimo, si calzano gli sci sin dal parcheggio appena sopra l’abitato di Chianale. Ci si muove intorno al turistico orario delle 10.

Prima parte in falsopiano, con neve accessibile un po’ per tutti: si sale senza difficoltà, in gruppo abbastanza unito.
Proseguendo, ci si “sgrana” un po’, complice l’aumento della pendenza ed il cambiamento delle condizioni della neve, che diventa insidiosa tanto da consigliare ad alcuni l’uso dei coltelli.
Una parte del gruppo rallenta lungo il canalone intermedio, a causa di alcune “inversioni” difficoltose ma alla fine ne esce vincitore, soprattutto sano e salvo.

Si prosegue, fra una pausa e l’altra, sin sotto all’ultimo “strappo” prima della vetta, posta circa 200 metri più in alto: fra una folla di sastrugi e placche di neve rimaneggiata dal vento; alcuni preferiscono fermarsi per risparmiare le energie per la discesa. La maggior parte del gruppo arriva in cima, circa tre ore e mezza dopo la partenza.

Qualche fotografia di rito e poi si spella per prepararsi alla discesa che si rileva problematica: buona parte dell’itinerario è infatti passato nel frattempo in ombra e la neve è divenuta crosta marmorea tritata da precedenti passaggi, assai difficile da dominare. Tutti arrivano comunque interi: salvate le gambe, si arriva alle auto e la giornata termina davanti a una meritatissima birra.

Testo e foto Enrico Vallarolo