ARCHIVIO GITE 2024: Colle delle Finestre 2146 m

15 dicembre 2024

La storia di questa escursione ha inizio nel tardo pomeriggio di una giornata dei primi di dicembre. 
Fuori la sede del CAI Torino, in Via Barbaroux, incontro Maria Teresa, la quale, dopo esserci conosciuti, con grande spirito d’iniziativa, mi invita all’uscita presso il Colle delle Finestre, prevista per il 15 dello stesso mese. 

Ritrovo al Mirafiori Motor Village alle 7:30. Conosco tutte le persone che avrebbero condiviso con me questa esperienza, compreso un ragazzo spagnolo. L’escursione, da calendario, prevedeva l’uso delle racchette, ma a seguito di un sopralluogo svolto qualche giorno prima dai capogita Antonio e Roberto, con il quale è stata accertata la tenuta e le condizioni del manto nevoso, si è optato solo per i ramponcini, in caso di eventuali zone con presenza di ghiaccio. 

Arriviamo a Fenestrelle, dove ci accoglie la presenza di qualche folata di vento, certamente non piacevole viste le temperature. Facciamo colazione al bar e subito dopo ci dirigiamo verso la partenza della nostra gita presso la frazione di Balboutet. 
L’aria è fredda, la neve caduta nei giorni scorsi è quasi scomparsa, il cielo è terso ed il sole ci riscalda. 

Iniziamo l’escursione, siamo in sette, dopo una prima parte di strada asfaltata con qualche tratto ghiacciato, proseguiamo sulla sinistra per intercettare il sentiero. 
Il manto tiene, per ora la neve è localizzata solo in alcuni punti, non c’è bisogno dei ramponcini. Attraversiamo un piccolo ponticello di legno, osserviamo i resti di una struttura quale espressione del tempo passato. Giungiamo al Pian dell’Alpe, dove alcuni cartelli ci indicano che siamo nel parco naturale Orsiera-Rocciavrè. Davanti ai nostri occhi si apre una splendida vista innevata sul pianoro, capeggiato sullo sfondo dal monte Français Pelouxe (2736 m s.l.m.). 

Dirigiamo lo sguardo un po’ più in basso e individuiamo la meta di oggi, il Colle delle Finestre. La neve è soffice al tatto, riflette i raggi del sole creando bagliori come fossero diamanti, il vento è quasi scomparso. 
Il sentiero continua su alcune tracce già battute, da questo punto inizierà il tratto un pò più impegnativo della nostra escursione. 
Percorriamo questa parte di salita con passo incrociato, scopriamo un fontanile ormai ghiacciato, anche a questa quota i ramponcini non sono necessari, giriamo un tornante proseguendo fino in cima. 

La vista dal colle è suggestiva: si possono ammirare il Rocciamelone, la Valle di Susa e la Val Chisone. Il freddo ed il vento sono molto più intensi: scattiamo la foto di gruppo e decidiamo di scendere fino ad una casermetta, incontrata lungo il cammino, dove mangiare il nostro pranzo al sacco. 
Siamo pronti per la discesa, che faremo seguendo le tracce della mattina, fino al rifugio Lago delle Rane. Ci fermiamo per prendere una bevanda, raccontare qualche aneddoto, stare un po’ al caldo, ma si deve scendere!
Lungo la discesa, prima di raggiungere le auto, decidiamo di visitare il paese di Balboutet: le vie del centro sono espressione della cultura tipica dell’ambiente montano, ma in questo caso ciò che cattura la nostra attenzione è la presenza di numerose meridiane. Ognuna è diversa dall’altra ed il motivo della loro presenza è molto semplice: il borgo gode di un’ottima posizione al sole! 
Nel ritorno verso Torino ci accompagnano la felicità di aver condiviso momenti di una passione comune, i colori del tramonto, una luna che ispira nuovi cammini.

Simone Rotilio
Foto di Antonio Carretta

 

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