ARCHIVIO GITE 2022: Madonna di Cotolivier 2105 m

27 febbraio 2022

Questa domenica è carnevale, noi invece andiamo in montagna!

Ritrovo al Maffei alle 6,45. Viste le condizioni disastrose della neve l’itinerario che prevedeva la partenza da Chateaux Beaulard, è stato cambiato con un percorso dalla parte più soleggiata quindi ormai senza neve.

Arriviamo in auto a Oulx, dove la temperatura è di cinque gradi sotto lo zero, ci fondiamo al bar a far colazione, lasciamo un’auto parcheggiata in Piazza e con le altre due auto andiamo alla partenza della nostra gita dalla frazione di Amazas.

Iniziamo l’escursione, siamo in 10, di cui per la prima volta una coppia di Verona, mamma e figlio.
La prima tappa è alla Borgata di Soubras dove troviamo una simpatica mostra di Presepi artigianali attaccati alle porte/portoni delle baite.
Il sentiero continua e ci porta al Borgo di Vazon, dove si trova il rifugio Chardouse. Continuiamo in direzione del Cotolivier, senza alcuna traccia di neve. Il sentiero taglia più volte la strada sterrata che, anch’essa diretta in cima; noi invece prendiamo il primo, che ha dei tratti innevati: negli ultimi cento metri prima della chiesetta mettiamo per sicurezza i ramponcini, che ci permettono di proseguire spediti fino in cima.
Piccola storia letta su una targa: prima della Cappella sulla punta “Madonna di Cotolivier”, vi era un oratorio antico dedicato a Notre Dame di Lumière, verso il 1600-1700. L’attuale edificio fu costruito dopo un episodio. Due viaggiatori del Vazon, smarriti in una notte di una tempesta, si inginocchiarono pregando la Beata Vergine; subito dopo furono avvolti da un certo chiarore che li guidò sino a questa cima, salvandoli dalla morte. Per questo in quello stesso punto fu dedicato alla “Madonna della Luce”. Questo episodio lo aveva raccontato un parente dei viaggiatori.

Alle 12,10 mangiamo il nostro pranzo al sacco, c’è un bel sole ma l’aria è fredda!
A sorpresa, come ciliegina sulla torta per fare la “foto di gruppo” Gianfranco e Silvia tirano fuori dal loro zaino le bandiere: della GEAT e Cime di Pace.

Il freddo insiste: bisogna muoversi al più presto. Siamo pronti per la discesa, che faremo però seguendo la strada sterrata, fino a Vazon, dove il rifugio è aperto, molto accogliente. Noi ne approfittiamo per prendere una bevanda: cioccolata calda, ma i più sono per il “vin brulé” che si rivela buonissimo!
Il nostro itinerario prevede un ritorno diverso dalla salita in modo da compiere una traversata. Quindi scendiamo direttamente nel centro di Oulx, usiamo l’auto lasciata in piazza per portare gli autisti a recuperare le altre, lasciate al mattino ad Amazas.
È stata una bella gita, che ha soddisfatto tutti i partecipanti.

Ciao a tutti, alla prossima!

Maria Teresa Morinello
Foto di Antonio Carretta

 

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