2 april2 2023

Saranno come minimo tre o quattro anni che seguito a mettere in programma questa gita e all’ultimo, per un motivo o per l’altro, vuoi per il tempo, vuoi per la neve, vuoi perché ci si orienta verso qualche altra meta, finiamo sempre per non farla. Ma questa volta, supportati anche da notizie sicure sulle condizioni di neve favorevoli, all’ultimo momento la preferiamo alla altrettanto valida e classica Marchisa in programma. Ma fino all’ultimo siamo rimasti in attesa delle condizioni meteorologiche più propizie, rinviando di una settimana l’uscita, sperando in uno spiraglio di tempo calmo senza vento forte e precipitazioni. Al mattino della gita il tempo si presenta un po’ nuvoloso e avvicinandoci alla Valle Po sembra aver piovuto nella notte. Ben presto, salendo alla Colletta di Paesana, ci accoglie un bello scroscio di pioggia battente. Ci fermiamo quindi per un po’ a Paesana. Stando alle previsioni dovrebbe trattarsi di un rapido passaggio perturbato. Infatti dopo un po’ si rasserena e possiamo così raggiungere Pian della Regina. Qui, come c’era da aspettarsi, la neve scarseggia e dobbiamo caricarci gli sci sullo zaino e risalire la strada fino al Pian del Re, evitando di attardarci alla ricerca di passaggi alternativi lungo il sentiero che attraversa il pianoro.

Siamo in tutto cinque sciatori, più una tavola e un cane. Oltre a noi, c’è soltanto un gruppo di ragazzi diretti al Couloir del Porco, che ben presto prendono la loro strada sul sentiero più in basso.

Finalmente subito dopo il Pian del Re l’innevamento diventa continuo e possiamo calzare gli sci. Di qui in avanti, a parte qualche figura in lontananza, l’unico incontro è quello con due signori francesi che stanno facendo il giro di Viso nella direzione opposta alla nostra. Per il resto la montagna è tutta per noi, anche se si vedono molte tracce tutto intorno, anche lungo i pendii più ripidi, segno di una certa frequentazione nei giorno passati.

Saliamo con calma lungo l’itinerario che si sviluppa in modo vario, circondato dalle le ripide pareti del gruppo del Viso, alternando tratti dolci a tratti più ripidi e faticosi. Il tempo nel frattempo si è rimesso e anche se il sole è caldo, l’aria resta fredda quanto basta per garantire una buona tenuta della neve per tutta la giornata.

Quasi alla fine della salita, a poche centinaia di metri dal Colle Luisass, il cielo inizia a velarsi e il tempo man mano si chiude e inizia a nevischiare. Arrivati al colle incontriamo alcuni istruttori della Sucai con un gruppo di allievi che stanno già scendendo dalla cima e che hanno fatto la gita salendo dal versante della Val Pellice. Dopo aver scambiato due parole ci dirigiamo verso la vetta della Meidassa, che poi è un’ampia e comoda dorsale, dove possiamo prepararci con calma alla discesa. Anche se il tempo non promette bene, tuttavia non peggiora e la visibilità, sia pure tra nebbia e nuvole, è sufficiente. Approfittando di un vago accenno di schiarita, iniziamo a scendere. La discesa è più che buona e scorrevole. La neve è una farina pesante bella compatta, in alcuni punti in basso già trasformata. Soltanto in alcuni brevi tratti c’è un po’ di crosta gelata. La spolverata di neve fresca degli ultimi giorni ha senz’altro aggiustato il manto vecchio, a parte qualche subdola pietra in agguato. L’unica pecca è la visibilità che comunque non è eccellente e che obbliga alla prudenza. Ma la discesa si rivela bella e varia, tra ampi pendii ben sciabili. Superata questa parte più divertente della gita, affrontiamo l’ultimo tratto che scende ripido sul Pian del Re con la neve ormai scarsa che ci costringe a destreggiarci alla meglio tra le rocce e le parti scoperte. Raggiunto il piano attraversiamo la passerella e di nuovo sci a spalle ripercorriamo la strada verso Pian della Regina. Nel frattempo si mette a nevicare e a tratti la neve cade anche abbastanza fitta. Arrivati al parcheggio tempo di cambiarci e viene fuori nuovamente il sole con una splendida giornata.

Ci ristoriamo a ristorarci nel bar del rifugio di Pian della Regina prima di ripartire per il rientro a Torino.

E con questa si conclude anche per quest’anno la stagione delle gite sociali. Che dire, sono state poche ma buone. Speriamo nella prossima stagione. Saluti.

Roberto Merlo
Foto Davide Forni