ARCHIVIO GITE 2023: Ospizio Sottile 2480 m

2 luglio 2023

L’Ospizio Sottile è un rifugio alpino fatto edificare nella sua struttura originaria dal Canonico valsesiano Nicolao Sottile negli anni ’20 dell’Ottocento, per offrire un rifugio agli emigranti che dalla Lombardia e dal Piemonte Orientale all’inizio della primavera attraversavano I passi alpini per recarsi a lavorare in Francia o Svizzera, per fare poi ritorno alle loro abitazioni nell’autunno inoltrato, assicurando così il sostentamento alle loro famiglie. Il rifugio si trova infatti a quota 2480 m sul Colle Valdobbia a cavallo tra la Valle di Gressoney e la Val Vogna, diramazione minore della Val Sesia e prima della sua edificazione questi percorsi di alta quota erano teatro di valanghe con il loro inevitabile strascico di perdite di vite umane; di qui l’idea di costruire un riparo per i viandanti nei casi di tormente e bufere.

La curiosità storica di questo sito e la sua posizione per così dire di nicchia mi avevano suggerito di inserire questa gita prettamente escursionistica per il pubblico un po’ più àgée della Sottosezione GEAT e così alle 7 del mattino del 2 luglio 2023 ci siamo ritrovati in 11 partecipanti al consueto raduno davanti all’Istituto Maffei: pochi componenti dello “zoccolo duro”, alcune carine e simpatiche signore, nonché un giovane gentleman russo/usbeco di nome Andrey. Percorsa la autostrada Torino-Aosta sino a Quincinetto ci fermiamo per la classica sosta colazione/cappuccino in una gradevole gelateria di Carema; di qui subito dopo raggiungiamo Pont St. Martin e infiliamo la Valle di Gressoney che risaliamo per 26 chilometri sino alla frazione Valdobbia di Gressoney St. Jean dove parcheggiamo le macchine sul lungo Lys e ci prepariamo alla partenza.

Poco prima delle 9 ci mettiamo in cammino e ci infiliamo in una pineta che si inerpica con un sentiero a continue svolte; la pendenza è costante, ma non così ripida da tagliare le gambe. Trascorsa un’ora di marcia, un dislivello di 400 metri e una bella vista sulla valle, usciamo dal bosco ed entriamo nella spalla di sinistra del vallone di Valdobbia. Dopo poco arriviamo in vista delle prime baite e da parte dei partecipanti viene gentilmente richiesta una sosta per bere un goccio e rifiatare. Si riparte con una pendenza che si è decisamente ribassata e si comincia a scorgere in lontananza in alto la nostra meta di giornata; proseguendo arriviamo ad un torrentello, che superiamo su alcune assi alquanto posticce. Di qui il sentiero costeggia per un tratto il corso d’acqua e si eleva tra sellette e tratti più morbidi, seguendo la conformazione della montagna; in ogni caso questo è un tratto abbastanza lungo che richiede un’andatura ben calibrata. L’ultimo tratto del percorso immediatamente sotto il colle è decisamente ripido, ma con una serie di tornanti che semplifica l’andatura. Dopo un ultimo balzo compare finalmente il Rifugio Sottile.
Nella presentazione della gita mi ero tenuto ampio in via prudenziale, attribuendo cioè un tempo di percorrenza di ore 3,30, mentre in realtà in poco più di 3 ore abbiamo coperto un dislivello di m.1.100. Possiamo essere davvero tutti soddisfatti!

Dopo un momento di condivisa gratificazione e le immancabili fotografie di rito arriva il turno della pappa, che alcuni consumano all’aperto e altri all’interno del rifugio in base al menù, non tralasciando anche conviviali libagioni (vero Meneghello?).
C’è ancora il tempo per una rapida visita alla cappella posta in adiacenza al Rifugio, al cui interno la mia attenzione viene catturata da un affresco che ricorda un passaggio all’interno del luogo, in data 4 agosto 1890, di quella grande influencer ante litteram che fu la Regina Margherita.
Sono le 14 ed è tempo di ripartire. Ci incamminiamo leggeri rendendoci conto, come succede di solito scendendo, di quanto sia stato lungo tutto il percorso della salita; questa sensazione viene particolarmente colta nella pineta finale prima di riuscire ad “atterrare” sulle case della frazione da dove siamo partiti al mattino.
Un po’ prima delle 17 siamo finalmente alle macchine e qui ci attende una sorpresa. Maria Teresa Morinello, Segretaria GEAT, oggi purtroppo giustificata assente alla gita, ha tratto dal magazzino segreto della Sottosezione una scatola di biscotti torcetti e li ha offerti a tutti i partecipanti: un pensiero molto bello per mettere il sigillo finale alla gita. Grazie ancora,

La giornata peraltro non è ancora terminata in quanto tutti d’accordo decidiamo di fare una scappata veloce nel vicino centro storico di Gressoney St. Jean per la bevuta finale. Il borgo oggi è pieno di gente perché c’è Artemisia, una fiera di fiori di montagna con banchetti che hanno riempito le vie della località. Anche noi veniamo coinvolti da questa atmosfera gioiosa e così, oltre alla sosta bar di rito, ci concediamo un mini giro turistico con ingresso nella bella chiesa parrocchiale con i suoi banchi scolpiti e una breve passeggiata nelle viuzze storiche dove si possono ammirare gli chalet walser d’epoca davvero splendidi. Sarebbe bello trattenerci ancora, ma si è fatto davvero tardi e la strada per rientrare alla base è ancora lunga. Tutti alle macchine e alla prossima, in particolare le new entry se hanno apprezzato la giornata.

Roberto Boselli
Foto di Antonio Carretta

 

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